PARTE LA DIFFERENZIATA CON IL RITIRO RIFIUTI A DOMICILIO
Et voilà le jeux son fait! Rien ne va plus. L’espressione in francese del croupier, che dà il via al giro della ruolette per segnalare ai giocatori che non sono ammesse più puntate, ben si addice all’insperato avvio della raccolta rifiuti a domicilio tesa a sperimentare finalmente una differenziazione degli stessi, seria e possibilmente vantaggiosa. E, come la pallina della roulette comincia a girare per determinare la vincita, così saranno gli eventi a seguire che decideranno il futuro di questa nuova pratica e rivelarne i livelli d’efficacia e soprattutto l’economicità o meno del servizio il cui costo, è bene ripeterlo, grava interamente sui cittadini. Questa volta è certo, si parte! L’ultimo tassello di questo laborioso puzzle è stato messo a posto con la recente individuazione dell’azienda, finora introvabile, cui traferire il rifiuto organico degradabile da prelevare presso le utenze. E’ degli ultimi giorni dell’anno la Detemina n.160 per mezzo della quale il Dirigente di Settore, ing. Trematore, ha contrattualizzato le procedure per il conferimento delle frazioni dell’umido e i relativi costi di riciclo con la TERSAN PUGLIA S.p.a. di Modugno che ha accettato di ricevere l’organico differenziato di Giovinazzo per trasformarlo in compost. Ce n’è voluto di tempo perché anche la nostra cittadina potesse dotarsi di un sistema avanzato d’igiene urbana allineato alle normative nazionali e regionali in materia che impongono la separazione dei rifiuti a cura di chi li produce, tanto in siti domestici che commerciali e produttivi. Già Natalicchio in una conferenza stampa, tenuta con l’allora Assessore all’Ambiente, Andrea Brancato, come attestato dall’articolo di Claudia Serrone pubblicato nel n.5 del 2009 di “in Città”, allegato in calce, aveva annunciato l’avvio, dal mese di maggio 2009, della raccolta distinta dei rifiuti urbani presso aree condominiali e isole ecologiche dislocate in alcuni spazi stradali, al fine di attestare la percentuale della differenziata, entro lo stesso anno, dal 12% al 25%. Il suo programma, così come esposto in conferenza, prevedeva di poter raggiungere percentuali prossime perfino al 45% di differenziata già prima di entrare a far parte del consorzio fra Comuni dell’ATO BA/2, oramai in fase di costituzione, con significative riduzioni di quote di smaltimento di indifferenziato presso la locale discarica. Come noto, quell’ambizioso proposito si rivelò un vero “bluff”, perché non se ne fece niente di quanto, era stato pubblicizzato; tant’è che l’indice della differenziata rimase attorno al 11/12% fin tanto che Natalicchio è stato al Palazzo. Ma non ha fallito solo lui.
Anche Depalma, subentratogli nella primavera del 2012, aveva propagandato ripetutamente che, all’indomani del suo insediamento, avrebbe ribaltato quella deludente percentuale di raccolta differenziata attestandola su valori di significativa crescita. Ormai a conclusione del suo mandato, a fine 2016, pur avendo operato nel secondo semestre il nuovo gestore, l’impresa Del Fiume S.p.a., partecipata dell’ATI, aggiudicataria dell’appalto per il Servizio integrato d’igiene urbana dell’ARO BA/2, gli indici di raccolta differenziata sono rimasti invariati, oscillando sempre intorno al 12%. Già, perché anche lui ha continuato a fare solo continue promesse, astenendosi, nei fatti, dall’intraprendere una qualche azione propulsiva al fine di dare concretezza agli obiettivi che si era dato col suo programma gestionale di conseguire un apprezzabile decremento di indiffereziato destinato in discarica. A ciò indotto dal suo personale convincimento che un tale risultato si sarebbe raggiunto solo col sistema di raccolta porta a porta, programmato dallo Studio ESPER di Torino, estensore del piano industriale unico di spazzamento e raccolta RSU, messo a gara dall’ARO BA/2, dopo essere stato approvato da tutti i Comuni del Consorzio, già dall’ottobre del 2014.
Un grosso errore strategico quello di Depalma, perché molti altri Comuni, anche del meridione, hanno registrato apprezzabili indici di differenziata, indipendentemente dalla pratica del ritiro porta a porta, ma con una azione coordinata e consapevole dei cittadini sollecitati adeguatamente a fare la cernita e la separazione domiciliare dei rifiuti per depositarli poi negli appositi contenitori comuni, dislocati per tipologia di scarto, in più ambiti urbani, da dove sono prelevati quotidianamente dal gestore del servizio. Un’incisiva pressione comunicativa verso la popolazione per una responsabile e corretta attenzione all’ambiente da praticarsi non solo mediante la selezione dei rifiuti e l’astensione dal disperdere scarti, mozziconi e carte negli spazi pubblici, quant’anche con la riduzione della produzione degli stessi, avrebbe certamente segnato un incremento sensibile di rifiuto differenziato. E non si può dire che tale forma d’intervento non sia stata valutata come appropriata e funzionale in quella prospettiva, se si considera che l’Assessore all’Ambiente, l’ing. Sannicandro, nella Giunta del 6 novembre del 2014, che decise la dislocazione del costruendo CCR (Centro Comunale Raccolta) presso la Zona D.1.1, aveva dato disponibile sul bilancio 2015 la somma di ben 165.000,00 Euro, derivante dalla quota comunale dell’Ecotassa, da spendere per l’attivazione d’iniziative di sostegno all’implementazione della raccolta differenziata. E, nel successivo mese di giugno 2015, con due delibere di Giunta, la n.96 e quella di rettifica n.105 del 30.06.2015, fu varato un articolato progetto, denominato “GIOVINAZZO ATTIVA”, finalizzato all’implementazione della raccolta differenziata e alla promozione dei corretti stili di vita. Il progetto prevedeva l’assegnazione di € 70.000,00 per la definizione di un programma di comunicazione verso i cittadini riguardo ai temi della raccolta differenziata dei rifiuti ed, ancora, € 95.000,00 per la realizzazione di servizi accessori preordinati a incrementare i processi di riciclo di RSU. La previsione di quell’interessante intervento, voluto dall’ing. Sannicandro, è andata buca perché di quel piano di comunicazione integrata circa le attività di selezione dei rifiuti non se n’è fatto nulla, ancorchè sia stato, per giunta, messo a punto un bando di gara, già nell’agosto 2015, mai portato a conclusione. Da ultimo la Giunta del 29 dicembre scorso con propria delibera n.222, su pressione dell’ing. Trematore, ha annullato l’intero progetto patrocinato da Sannicandro con la Delibera n.105/2015, ritenendolo ormai del tutto inutile e fuori luogo dopo le informative e le istruzioni del caso, fornite riguardo al nuovo servizio a cura dell’impresa Del Fiume. Una scelta, senza dubbio, molto discutibile perché è stata intrapresa contravvenendo alle ragioni precipue per le quali quella cospicua risorsa di € 165.000,00 era stata economizzata a indirizzo e sostegno di procedure concrete per il miglioramento delle quote di differenziato. Si vede che altre necessità di spese, di cui non si conoscono dettagli, sono state ritenute più importanti di quelle per cui vi era stata l’assegnazione di quella somma. Non ci si rende, però, conto che è proprio il dirottamento di tali specifiche disponibilità finanziarie a copertura di altre esposizioni di bilancio evidenzia apertamente l’inconsistenza e le contraddizioni addotte da Depalma, quando va ripetendo che il mancato avvio di una decisa differenziata è da attribuirsi agli intoppi e ai ritardi che hanno accompagnato l’introduzione del progetto unico di spazzamento e raccolta approntato dall’ARO BA/2 per tutti i Comuni del Consorzio.
Un sistema il nostro, comunque, incentrato sul principio della tariffazione puntuale secondo cui: chi più inquina più paga. Sarebbe questa, infatti, la logica ispiratrice di tutta quanta l’orgnizzazione del nuovo servizio e che, di fatto, tenderebbe a tradurre la regola che l’utente paga in rapporto alle quantità d’indifferenziato svuotato, in ragione della volumetria dei contenitori consegnati alle singole utenze e sul numero degli svuotamenti dei rispettivi mastelli. Metodo che la direzione tecnica della Soc. ESPER di Torino, impegnata a garantire il miglior funzionamento del Servizio consorziato, assicura possa portare a un indice di raccolta differenziata pari al 60% nel primo anno e del 70% a regime. Chiarito questo, è bene analizzare le interconnessioni organizzative e operative del Servizio integrato di spazzatura, raccolta e trasporto dei rifiuti che, a Giovinazzo, è di pertinenza dell’Impresa Del Fiume, la quale svolge in modo diretto l’attività di ritiro a domicilio, mentre si avvale, mediante subappalto, di una sua consociata, l’impresa NAVITA s.r.l. di Modugno, per le prestazioni di spazzamento manuale e meccanico dell’intero territorio urbano. Non c’è che dire; il Servizio, per quanto traspare dagli atti amministrativi che lo supportano, presenta un’articolazione di sistema alquanto complessa e forse anche notevolmente onerosa con riferimento tanto alla prestazione principale che a quelle sussidiarie e/o integrative, oltre naturalmente agli incombenti di riscontro e di contabilizzazione dei pagamenti a tante imprese che concorrono al processo industriale dello smaltimento. Non credo sia il caso qui di richiamare i termini esplicativi e le condizioni economiche e prestazionali dell’attività appaltata, sulla base degli esiti di aggiudicazione della gara, alla Consorzio Nazionale Servizi Società Cooperativa, né tanto meno la ripartizione della quota di prestazione dell’8,50% attribuita all’Impresa Del Fiume e al corrispondente onere economico prestabilito per l’esecuzione dell’opera riguardante il Comune di Giovinazzo. Sembra, invece, interessante annotare quali sono le aziende private che sono state convenzionate dal Comune per il trasferimento dei rifiuti selezionati nelle loro specifiche categorie CER e per il loro smaltimento e riciclo e, quindi, gli oneri economici che dette attività comportano. Sopra si è fatto cenno all’ultimo negozio stipulato con la Soc. TERSAN Puglia presso cui sarà conferito tutto il rifiuto organico/biodegradabile da destinare al compostaggio il cui corrispettivo per l’intero anno 2017 è stato previsionato complessivamente in circa € 350.000,00, a fronte di un trattamento di 2.600,00 tonn. nel corso dell’intero anno. Il rifiuto solido urbano non selezionato, invece, continuerà a essere trasferito per lo smaltimento in discarica presso l’impianto autorizzato della “Progetto Gestione Bacino Bari Cinque s.r.l.” in contrada Martucci di Conversano che, per l’anno 2017, comporterà un onere di oltre € 800.000,00 e di € 82.000,00 quali contributi speciali, tenendo conto della media dei conferimenti eseguiti nel corso del 2016. Detta spesa potrebbe ridursi se l’azione di cernita del rifiuto solido riesca a selezionare specificatamente il residuo di pulizia e spazzamento stradale, censito come CER 20.03.03, che potrà essere inviato all’impianto della TEOREMA S.p.a. di Acquaviva delle Fonti, dietro un compeno previsionato per tutto il 2017 di circa € 21.000,00 complessive per lo smaltimento di tonnellate 150,00 di detto specifico rifiuto residuo. Infine, persiste il problema, fintanto che non si realizzi il Centro Comunale di Raccolta, dello stoccaggio e lavorazione e riutilizzo dei tanti altri generi di rifiuti ingombranti, come carta e cartone, imballaggi e contenitori vari, apparecchiature fuori uso, farmaci scaduti, pile inutilizzate da conferire, a cura del gestore Del Fiume, rispettivamente all’Azienda Servizi Municipalizzati s.r.l di Molfetta, alla Glob Eco s.r.l. di Molfetta e alla Recuperi Pugliesi s.r.l. di Modugno la cui spesa complessiva per l’anno 2017, stando a quanto consuntivato nel secondo semestre 2016, si aggirerebbe oltre € 86.000,00.
Questi i principali fattori contabili che concorreranno a determinare il conto economico del nuovo servizio, ormai in esplicazione su tutto il territorio cittadino, e di cui non può prefigurarsi la sua reale esposizione finanziaria complessiva, mancando allo stato una consuntivazione ordinata e completa delle spese incontrate nel corso del 2016. Certamente con l’inizio del nuovo anno 2017 sarebbe stato indispensabile poter avere cognizione della certificazione ufficiale da parte dell’Amministrazione comunale di quello che è il piano previsionale dell’intero Servizio d’igiene urbana per il 2017 e, quindi, delle aliquote degli addebiti relativi alla tassazione a carico delle varie utenze che, per legge, dovrebbe accompagnare con le altri tributi ed imposte locali il bilancio di previsione 2017 nell’esposto del DUP 2017/2019. Ma questo è per noi del tutto inconcepibile, perché è ormai prassi consolidata, che la pianificazione finanziaria annuale si rende pubblica nel bel mezzo dell’anno, potendo l’Amministrazione comunale operare con impegni di spese in dodicesimi, fin tanto che non si arrivi all’approvazione del bilancio da parte del Consiglio, salvo che un dispoditivo di legge non intervenga a imporre un limite temporale invalicabile a praticare la gestione provvisoria. Depalma in questi anni di governo ha sempre contravvenuto al dettato della legge che vuole che tale importante incombenza concernente l’approvazione del bilancio di previsione sia assolta entro dicembre dell’anno precedente. Perciò è da supporre che anche per il 2017 renderà nota la pianificazione finanziaria ormai a conclusione del suo mandato forse alla vigilia delle elezioni. Giusto a dare il segno di vanto della sua trasparenza amministativa.
A questo proposito, mi sento di dover invitare Depalma a rendersi edotto di cosa significhi corretta e trasparente gestione amministrativa interpellando nel merito gli Amministratori di Guastalla che, a giorni, avrà, come consuetudine, suoi ospiti per il tradizionale evento dei falò stradali a inaugurazione del periodo carnascialesco. Loro sì sono rispettosi dei dettami e delle prescrizioni finanziarie e fiscali avendo portato a confonto con le parti sociali il piano finanziario ed economico 2017, approvandone il relativo bilancio previsionale e il DUP 2017/2019 già prima di Natale. Almeno questo! Così facendo, rendebbe utile e proficua la spesa del soggiorno dei rappresentanti del Comune gemellato, ormai divenuta una voce di costo ordinaria, per essere, di fatto, sistematicamente ricorrente nel nostro bilancio, da ben oltre un decennio.
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