E’ stato pubblicato nella G.U. del 18 gennaio scorso, dopo un iter parlamentare lungo e faticoso il famoso disegno di legge sulla Green Economy che riproduce un piano gestionale, a sfondo anche d’interesse economico, sulla scia del travagliato dibattito circa le tematiche ambientali. In sostanza la ratio della intera normazione, da tempo attesa, tende ad incentivare sistemi di produzione e sviluppo ecocompatibili mediante il risparmio energetico, l’utilizzo di energie rinnovabili, il riciclaggio di materie di scarto e di rifiuto ecc.. Impostato come “Collegato Ambientale” alla cosiddetta legge di Stabilità, il disposto normativo 28.12.2015, n.221, costituito da ben 79 articoli, non tralascia niente perché le modalità comportamentali collettive e personali siano improntate al rispetto dell’ambiente e soprattutto alla sua tutela e alla salvaguardia anche della salute umana. Nel testo, infatti, sono contenute molteplici disposizioni in materia di tutela della natura e, meglio ancora, di sviluppo sostenibile, unitamente a misure nell’ambito dell’energia, acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del suolo e risorse idriche.
A noi qui preme soffermarci in particolare sull’art. 40 che si propone di contrastare il fenomeno, molto diffuso, dell'abbandono nell'ambiente dei rifiuti di prodotti da fumo e di altri rifiuti di piccolissime dimensioni (scontrini, fazzoletti di carta, gomme da masticare e quant’altro è di nostro consumo individuale fuori di casa). Prevedendo la norma il divieto assoluto di liberarsi di tali rifiuti gettandoli per le strade, nel suolo, nelle acque e negli scarichi e la cui inosservanza è sanzionabile con addebiti pecuniari anche sostanziosi, chiama in causa i Comuni perché procedano ad installare nelle strade, nei parchi e nei luoghi di alta aggregazione sociale appositi raccoglitori di mozziconi dei prodotti da fumo e ogni altro rifiuto cartaceo. Tanto perché è stato evidenziato, anche nel corso della lunga discussione parlamentare, che la rimozione e il recupero di mozziconi e chewing-gum dalle strade cittadine e dagli spazi urbani ha costi davvero esorbitanti. L’altro punto di rilievo riguarda l’articolo 39, che introduce, in via sperimentale (per la durata di 12 mesi) e su base volontaria del singolo esercente, il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo (nuovo art. 219-bis del D.lgs. 152/2006). Come è facile dedurre da questi brevissimi accenni sul precetto normativo, il legislatore richiama tutti ad avere un concreto e corretto senso civico per mantenere l’ambiente in cui viviamo più pulito, salubre e decoroso. Poi, per indurci ad osservarlo, non ha trascurato di prevedere l’applicazione di multe salate, che vanno da 60 a 300 Euro nei confronti del trasgressore. La normativa è entrata in vigore sin dal 2 febbraio e molti Comuni sono già all’opera per adeguarsi al dettato legislativo, mettendo a punto un piano di interventi, principalmente rivolto ad installare particolari cestini corredati da posacenere adatti a contenere residui di sigarette o di altri prodotti da fumo ed ancora le gomme da masticare, in modo che possano essere facilmente recuperati dall’addetto alla spazzatura. Insomma la campagna contro la dispersione in aree pubbliche di questo tipo di rifiuto residuale da tabacco o di altra natura è già in atto. E non pare sia solo un affanno dei Comuni medio-grandi o ad intenso richiamo turistico, se si considera che la vicino Monopoli sta provvedendo a fornirsi di qualche migliaio di posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili, da distribuire ai frequentatori delle spiagge locali, perché non ci sarà tolleranza alcuna contro chi abbandonerà cicche ed altri rifiuti sul litorale. E Giovinazzo che fa a riguardo? Come pensa di attrezzarsi per contrastare questa cattiva abitudine di buttare per le strade mozziconi e gomme americane o di spandere rifiuti di ogni genere in vasi di piante o negli stessi contenitori che fanno da supporto al cartellone stradale sotto il palazzo comunale?. Come la polizia municipale e altri corpi di vigilanza, di cui il Comune si avvale, si stanno organizzando per procedere ad una informativa semplice e puntuale del divieto di buttare per strada ogni sorta di rifiuto personale e da fumo?. Quali le procedure da mettere in atto per rilevare l’infrazione e dissuadere i fumatori a gettare in ogni dove i loro scarti da fumo ed altri rifiuti?
A voler tenere in conto quanta scarsa percentuale di differenziata la città registra e se consideriamo che non si è stati in alcun modo capaci di inibire che l’immondizia domestica, o urbana che sia, venga, tuttora, depositata a terra, fuori dagli appositi contenitori e, comunque, senza una dovuta selezione per l’immissione nei bidoni specificatamente riservati a singole tipologie di rifiuto, non c’è da farsi illusione!. Credo proprio che non si riuscirà a vincere neppure questa battaglia. Davanti a bar ed esercizi pubblici non mancheranno mai mozziconi, carte e altri rifiuti di piccolo taglio che gli operatori della nettezza urbana ogni mattina a fatica dovranno raccogliere. Qualcosa, però, bisognerebbe pur fare, e anche da subito, perché si possa indurre chicchessia ad avere rispetto dell’ambiente e a correggersi dal brutto vezzo di disperdere rifiuti in ogni dove, senza aspettare che la Municipalità si attivi ed adotti qualche importante provvedimento a riguardo.
E questo potrebbe già farlo l’Associazione dei pubblici esercenti che si è fatta interprete di eventi e manifestazioni in occasione di feste di tradizione con il concorso economico e il sostegno del Comune. Invoco l’iniziativa di detto Organismo, che dice di voler essere al servizio della città, perché proprio all’esterno dei locali pubblici e di ristoro si accumulano mozziconi e ogni altra sorta di rifiuto di difficile smaltimento. L’associazione potrebbe assumere l’iniziativa di acquistare a proprie spese contenitori uniformi e fare in modo che ogni gestore li installati in punti strategici esterni al proprio esercizio. Un intervento del genere sarebbe non solo utile ed estremamente apprezzabile per la salubrità e il decoro dell’area antistante l’ingresso dei locali, ma soprattutto si rivelerebbe estremamente importante per cominciare a diffondere la cultura del rispetto della cosa pubblica come patrimonio di tutti e che è obbligo di ogni singolo cittadino salvaguardarlo e proteggerlo da ogni aggressione. Modi di essere e di fare individuali che devono ormai essere connaturati ad ogni singola persona, se è vero che si ha a cuore il paese in cui si vive.
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