UN’INVENZIONE PER PUBBLICIZZARE INTERVENTI IMPROBABILI
A fine agosto con la rinuncia, dopo un anno dall’incarico, dell’ing. Elio Sannicandro ad Assessore dei Lavori Pubblici/Ambiente e Territorio, il Sindaco Depalma, come è noto, ha tenuto per se la delega di quell’ampia e complessa area funzionale che tanta influenza ha sugli gli interessi generali della città e particolari dei cittadini. In tutta franchezza, non è che il diretto presenziare, in questo arco temporale, il comparto degli affari tecnici abbia dato segnali di una qualche rilevanza assessoriale. Invece, ha fatto specie, almeno per quanto mi è parso di cogliere, il suo modo di agire nel disporre progettazioni di interventi pubblici al Dirigente responsabile della Struttura amministrativa. Recentemente ho annotato come Tom, avvertendo ormai prossima la scadenza del suo mandato, ha voluto lasciare memoria del suo attivismo con un nutrito programma di significative Opere Pubbliche, da tempo attese. Una pulsazione di grande orgoglio non priva però di spregiudicatezza, se non altro per la manifesta scarsità di risorse economiche a fronte dell’esposizione finanziaria che comportano le opere pubbliche, a meno che non si impongano pesanti addebiti contributivi ai cittadini. Non che non ci si sia già istradati in questa direzione visto che, per fronteggiare gli aumenti dei costi dei servizi municipali per l’anno in corso, si è provveduto ad incrementare le rispettive tariffe locali, con il deliberato dell’ultimo Consiglio Comunale del 30 aprile scorso. Senza, però, evadere dal tema in argomento, Tom il sistema per dare risonanza ed amplificazione al suo ambizioso disegno di nuove opere pubbliche, a modo suo, se l’è inventato, fidando, come sempre, sulla sua abilità di eccellente fabulatore. Il suo ardito piano al comando dell’Assessorato è scattato nella riunione dell’esecutivo della vigilia di Natale, allorquando ha indotto la Giunta a deliberare una serie di atti definiti di “Indirizzo politico” con cui si è dato incaricato all’ing. Trematore di dar corso a una serie di progettazioni per lavori pubblici di vario genere e particolarmente di riqualificazione di aree e spazi urbani. Diversi gli aspetti che configurano del tutto anomala questa procedura di ricorrere a deliberati di Giunta per investire di specifiche committenze progettuali la Struttura Tecnica di cui, peraltro, il Sindaco stesso ha la diretta responsabilità di indirizzo e di controllo. Depalma nella doppia veste di Sindaco e di Assessore, e nella qualità di organo politico, non avrebbe, infatti, bisogno di ricorrere a delibere giuntali per affidare incarichi specifici alla Struttura che sovrintende; basterebbe un’attenta analisi programmatoria per assegnare al Dirigente, anche di volta in volta, gli obiettivi cui deve tendere il suo Ufficio tecnico-amministrativo nell’ambito delle competenze gestionali di quel Settore. Sottolineo questo, perché tutte quelle delibere della Giunta del 24 dicembre 2015, che contenevano come dispositivo il conferimento al 3° Settore di progettare interventi e lavori pubblici, non è che avessero a determinare contestualmente assegnazioni di risorse finanziarie specifiche per ogni opera di cui si richiedeva con urgenza la predisposizione di incartamenti progettuali. Erano solo semplificazioni di incarichi a predisporre singoli progetti, tra l’altro, fuori da una lineare programmazione, secondo i dettami delle leggi in materia. E questo, sottolineo, in funzione dell’ormai consolidato principio che, a seguito della privatizzazione del rapporto di pubblico impiego, ai dirigenti è stata attribuita la competenza esclusiva nella gestione dell’attività amministrativa, finanziaria e tecnica, compresa l’adozione degli atti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, mentre agli organi di governo sono rimaste le funzioni di indirizzo. Vale, altresì, aggiungere che, con specifico riferimento agli enti locali, il dispositivo del D.lgs. n.267 del 2000 ha ribadito che l’attività di indirizzo, riservata agli organi elettivi o politici del Comune, si risolve nella fissazione delle linee generali da seguire e degli scopi da perseguire con l’attività di gestione. E, dunque, che il modo di procedere dell’Assessore/Sindaco sia del tutto fuori luogo è comprovato dal fatto che l’ing. Trematore, a fronte di tali ordinazioni progettuali, si è limitato semplicisticamente a redigere, per ogni Opera Pubblica, una fantomatica illustrazione dell’intervento con la generica indicazione del presumibile costo. Sarebbero poi bastate queste presunte disamine tecniche dell’ing. Trematore perché la Giunta, nella riunione del 30 aprile u.s., approvasse l’eseguibilità dei Lavori medesimi senza che alle singole delibere fosse materialmente annesso il carteggio di analisi o la esposizione dello studio di fattibilità di cui, si verbalizza nell’atto deliberativo, avrebbero preso cognizione gli Assessori. Tanto poi ha consentito alla Giunta, nella stessa seduta del 30 aprile, di far proprio il programma annuale e quello triennale delle Opere Pubbliche 2016/2018 da far approvare dal Consiglio Comunale. Su detto documento ho già fatto le mie ampie e pertinenti osservazioni, essendo quelle proposte progettuali prive di reale e certa specificazione delle rispettive coperture finanziarie necessarie a concretizzare gli interventi. A Tom, però, questo modo di fare gli è tornato comodo per propagandare con i suoi mezzi informativi a disposizione il faraonico disegno di Opere Pubbliche elencate nel piano di lavoro che dice di voler mettere in cantiere nell’ultimo anno del suo mandato elettivo. E che il sistema escogitato gli torni oltremodo utile a pubblicizzare il suo agire nell’approntare il rinnovamento e l’ammodernamento della città lo dimostra il fatto che, imperterrito, continua a farne uso. L’ultimo gesto di questa controversa condotta gestionale è la delibera n.66 adottata dalla Giunta in data 6 maggio scorso dal titolo “Lavori di realizzazione di consolidamento della fascia costiera per cedimenti della costa rocciosa: Atto di Indirizzo”.
Non ci si lasci ingannare dal titolo, perché il contenuto della delibera è di tutt’altro ordine, non avendo a che vedere alcun che con i lavori di consolidamento e di difesa della linea di costa rocciosa del litorale di ponente. Nella sua relazione, a preambolo del deliberato, infatti, il Sindaco dichiara che i lavori che si stanno portando a termine sul sito non includono una particolare sistemazione del marciapiede del lungomare, per cui diventa urgente preparare un progetto di arredo e di sistemazione dell’intera area della passeggiata che si conformi, possibilmente, all’immagine architettonica della citta antica che si prospetta a chi percorre in passeggiata il litorale occidentale. In tal senso, ancora una volta, il Sindaco ha coinvolto la Giunta a deliberare l’affidamento dell’incarico alla Struttura Tecnica perché predisponga una progettazione per una adeguata pavimentazione ed un confacente arredo del marciapiede che si armonizzi con il contesto storico della città che si affaccia sul bacino portuale.
E’ verosimile che, anche per questo caso, l’ing. Trematore si limiti a presentare una scarna illustrazione di un possibile intervento di recupero conservativo del lungomare con l’indicazione presunta della spesa, perché la Giunta poi l’approvi, sempre nella forma di studio di fattibilità, e l’includa nello schema del Programma delle Opere Pubbliche allegato alla Delibera di Giunta n.44/2016 da portare, quanto prima, in Consiglio Comunale per l’approvazione.
Mi pare si possa comprende facilmente che questo lavoro di sistemazione funzionale dell’intero lungomare fino all’edificio del Macello non sia di poco conto, perché si tratta di ideare l’attrezzaggio della striscia del litorale mediante un percorso di pedonalizzazione da qualificare con elementi curati di arredo che si confanno allo straordinario stato dei luoghi e alle caratteristiche della balaustra di affaccio alla scogliera sottostante. In precedenza e per situazioni di specie si è preferito rivolgere all’estro e alla professionalità di qualificati esperti di arredo urbano e, giammai, il Settore Tecnico comunale si è imbarcato a cimentarsi con progetti ingegneristici di questo genere. Mi viene da richiamare a proposito il progetto di via Marina, eseguito dallo Studio Russo, dapprima particolarmente apprezzato e poi fatto abortire dal Sindaco, il progetto preliminare dell’arch. Mario Saito per la riqualificazione del lungomare di levante, poi rielaborato dal RTP Michele Sgobba-Mario Ferrari. Molte altre progettazione di un certo interesse sono state tutte affidate a professionisti esterni, perfino quelle riguardanti la sistemazione e la manutenzione delle strade e piazze cittadine come pure il ripristino spazi urbani con impianti di illuminazione nonché lo stesso progetto del Centro Raccolta Rifiuti, all’origine concepito dai tecnici comunali. La circostanza perciò mi induce a ritenere che anche per una così importante progettualità che renda attraente la passeggiata sul litorale di ponente la Struttura del Comune non sia per niente nelle condizioni di poter dar corso ad una tale impegno ingegneristico. Peraltro, non posso neppure fare a meno di sottolineare che, in questo scorcio di conduzione della Struttura Tecnica comunale, di progettazione di Opere Pubbliche, a cura dell’Ufficio, non se ne vista neppure l’ombra; né tanto meno un concreto progetto preliminare di un qualche intervento è stato presentato alla approvazione della Giunta.
E, allora, perché insistere ad ordinare la messa a punto di progetti per Lavori di rilievo all’ing. Trematore, specie se la Struttura non dispone di risorse professionali adeguate e soprattutto di assegnazioni economiche per far fronte alle rispettive realizzazioni?.
E’ solo propaganda politica!.
La Giunta nella sua interezza ha mostrato di essere accondiscendente a questo stratagemma artificioso quanto ingannevole di Tom. E i Consiglieri Comunali, compagni di cordata, vorranno corrispondere a questa bizzarria gestionale approvando il Programma delle Opere Pubbliche collegato al Bilancio di previsione 2016, senza progettazioni preliminari e coperture finanziarie?.
Spetta ai cittadini fare le dovute ed accorte valutazioni sulla realizzabilità delle opere pubblicizzate da Tom ormai in un clima di campagna elettorale già aperta.
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