Dall'approccio con l'opposizione del sindaco, alla Cittadella sanitaria di Sollecito, dalla chiusura del centro storico alla viabilità di Stallone, alla lotta per il decoro di Depalo, dalla continuità culturale della Sala al valore aggiunto di Discioscia, all'amicizia che lega Depalma ad Emiliano e tanto altro ancora.
Successivamente ai risultati del ballottaggio del 25 giugno, il rinnovo delle cariche amministrative ha riconfermato Tommaso Depalma Sindaco di Giovinazzo per il prossimo quinquennio. “incittagiovinazzo.it” ha iniziato i suoi contatti con i soggetti interessati alla vita amministrativa già Sabato 1° Luglio con il Sindaco e, successivamente, con Daniele de Gennaro. Ci è sembrato opportuno, a tal punto, ospitare nella nostra redazione di via Cattedrale, il Sindaco Tommaso Depalma e la sua Giunta per un confronto finalizzato a far conoscere a tutti voi lettori il punto di partenza del Depalma bis. Una lettura che, forse, potrà sembrarvi impegnativa ma che offre spunti di riflessione da realizzare anche a piccole tappe, in momenti diversi. Buona lettura a tutti.
Signor Sindaco, a parte i toni aspri della campagna elettorale, in un normale rapporto politico chi vince ha il dovere di governare mentre chi perde deve svolgere un ruolo di opposizione e di controllo sull'azione amministrativa. Lei alla fine della competizione elettorale ha parlato di confronto costruttivo con l' opposizione. Cosa intende per confronto costruttivo? Non ritiene che possa essere considerato un concetto populista? Come si può auspicare che questo concetto sia veritiero fino in fondo?
"La risposta è nell'agire quotidiano, perché al di là delle buone intenzioni poi ci si confronta sui temi; credo che questa legislatura ha diversi temi su cui confrontarsi se penso a tutto quello che c'è da fare: in campo urbanistico, per il futuro dell'ASI e tante altre questioni come il futuro della discarica. Sono temi, questi, di largo interesse su cui necessariamente bisogna confrontarsi partendo dall'idea di città, una città a misura di uomo, una Smart city, una città molto orientata al turismo. Sono tutti temi, questi, talmente tangibili, che in Consiglio Comunale si capirà quale sarà l'approccio della maggioranza e dell'opposizione."
Assessore Stallone, lei ha conservato la delega alle Attività produttive e Polizia Municipale; ci chiedevamo, a proposito del regolamento per l'occupazione del suolo pubblico, per quanto riguarda i dehors, è vero che la percentuale di evasione è molto alta? E come si intende combatterla?
"Per quanto riguarda il problema dell’ occupazione, noi quando ci siamo insediati ci siamo trovati con un vecchio regolamento che andava a bloccare molte di queste attività che occupavano spazi esterni. Infatti, dopo due anni abbiamo regolamentato con un nuovo piano in base alle esigenze chiesteci dall'Associazione Commercianti, quindi dalla maggior parte degli operatori a cui serve l'occupazione esterna e abbiamo rivisto tutte quelle problematiche degli anni precedenti che, purtroppo, il vecchio regolamento non riusciva a coprire e sanare. È chiaro che ci sono alcune modifiche da fare; infatti negli ultimi mesi avevo preparato con l'Ufficio qualche modifica al regolamento e che, sicuramente, appena riprenderemo il lavoro, e quindi per settembre, andremo a rivedere. Tra l'altro c'è da considerare un altro fatto importante: fino all'anno scorso non avevamo i due lungomare che ora per fortuna abbiamo. Anche per questo motivo ci sarà bisogno di un miglioramento del regolamento che riguarda le occupazioni del suolo pubblico. Stamattina, ho avuto un primo incontro con il presidente dell'Associazione nel quale si è trattato del tema della problematica in questione, quindi ritengo che prossimamente andremo a riprendere in esame la tematica dehors."
Assessore Depalo anche per lei si tratta di una riconferma, e dalla distribuzione delle deleghe ci risulta che anche il "decoro urbano" costituirà un tema oggetto del suo lavoro. Tanto nelle zone centrali di Giovinazzo, quanto in quelle periferiche, il collocamento dei contenitori di raccolta differenziata, situati a vista fuori dalle attività commerciali non sembra che dia molto decoro al contesto. Tra l'altro il regolamento prevede il collocamento all'interno delle attività dei bidoni stessi. Come pensa di rendere meno indecoroso questo aspetto?
"In realtà, come fa riferimento lei le attività che operano nel campo della ristorazione hanno l'obbligo normativo di depositare all'interno delle loro aree di pertinenza i contenitori della differenziata. Però molto spesso le norme che piovono dall'alto si scontrano con una realtà collegata alla gestione del territorio che soffre di spazi e di gestioni che non possono andare da subito in linea con quello che la norma impone; è chiaro che si cercherà di trovare un accordo con i gestori delle attività produttive che renda sempre meno impattante, a livello visivo, proprio perché vogliamo che la città abbia una collocazione turistica importante e questo presuppone che alcune situazioni che sono di consuetudine vengano sanate. Sulle soluzioni bisognerà analizzare caso per caso, perché non tutte le attività hanno uno spazio all'interno per collocare i contenitori della differenziata, nè questi stessi contenitori possono garantire la salubrità degli ambienti nei quali vengono collocati. Proprio perché non esiste un’attività uguale all'altra, bisogna entrare nel merito e trovare un accordo oggettivo per superare questo limite che è collegato con l'applicazione della norma." Interviene l'assessore Stallone: "dobbiamo considerare che L'ASL non consente il collocamento all'interno dei locali dei contenitori dei rifiuti.Come si pensa di risolvere questo contrasto normativo?" Interviene il Sindaco: "Provvederemo al più presto con un tavolo tecnico per affrontare il problema nel suo insieme."
Assessore Sollecito, le vorrei fare una domanda che non ha carattere amministrativo. Lei è stato un attivista dell’Azione Cattolica. Tale Associazione prima delle elezioni ha emanato alcuni codici etici per le parti politiche impegnate in campagna elettorale e per gli elettori. Ritiene di poter affermare che la sua coalizione li abbia rispettati?
"Io mi sono sempre sforzato di essere l'uomo del dialogo, quando sono sorti problemi nella campagna elettorale ho sempre cercato di risolverli e, al di là di ciò che si è detto dai palchi, c'è un rapporto di stima tra i vari competitori che hanno anche aiutato, in certi casi, a distendere i toni. In realtà la competizione elettorale, di per sè, diventa un agone perché alla fine è legittimo che chi partecipa voglia vincere e quindi ci metta tutta la passione, determinazione e impegno per ottenere il risultato. Questa campagna elettorale, per quanto sia stata accesa nei toni, ha dimostrato che è riuscita a coinvolgere tanti cittadini, più che in tutta la provincia di Bari. Anche al ballottaggio del 25 giugno, giornata con un mare fantastico, si è sfiorato il 62% dei cittadini alle urne. I Consigli Comunali, poi, daranno conferma del fatto che in realtà il dibattito, come hanno detto tutti in campagna elettorale, verterà sui temi amministrativi. Personalmente non penso di aver offeso nessuno è sono sempre stato un uomo di dialogo, ma questo, mi permetto di dirle direttore, non c'entra nulla con il fatto di appartenere ad una associazione ecclesiale, nel senso che non voglio cadere nell'errore di tanti nel distinguere fra un civismo e l'altro. Da quando sono entrato in politica ho avuto un approccio più che laico e non temo smentita sul fatto che sono stato colpito in prima persona pesantemente con delle accuse infamanti e ho anche rinunciato ad azioni di querela o altro; questo per me è stato il rispetto e l'ho applicato non come un codice, bensì come una persona di dialogo e anche quando mi sono trovato dalla parte di persona offesa, non inasprivo ulteriormente i toni. Ho avuto un uso abbastanza formale dei social, ho anche pubblicato un libro dove non ho offeso nessuno, ho sempre parlato di temi amministrativi e mai di scelte di singole persone, e tutto ciò è puntualmente riscontrabile."
Assessore Sala, come crede di operare senza far rimpiangere l’assessore Paladino, fortemente voluta dal sindaco nel suo primo mandato, e poter garantire una continuità in un ambito molto delicato come quello della cultura che le è stato affidato?
"C'è sempre continuità con la dottoressa Paladino, infatti mi inserisco in questo periodo estivo con il programma che è già stato formulato con la dottoressa Paladino e che io devo solo gestire fattivamente. Poiché le idee sono scaturite da lei, da questo ne deriva la continuità. Siamo comunque una squadra e nelle mie prospettive future ci saranno valutazioni sui programmi culturali prossimi. Giovinazzo è sempre più proiettata a diventare una città di spiccata cultura e le iniziative che ci sono state fino ad oggi lo dimostrano. Una cultura orientata a portare un turismo specifico in Giovinazzo e saranno questi i lavori futuri con cui dovremo impegnarci. Questa è la mia visione sia del programma culturale sia di quello turistico che vanno in stretta unione."
Assessore Discioscia, la sua nomina è giunta in maniera inaspettata? Essendo comunque la sua esperienza professionale di carattere amministrativo che genere di valore aggiunto pensa di dare con la sua presenza nella giunta cittadina?
"Intanto, come lei ben sa, io nasco ragioniera come formazione scolastica e, per anni, svolgendo questa attività, sono cresciuta anche a livello amministrativo fino ad una svolta che è stata quella nel campo della Comunicazione, a seguito della quale ho dovuto necessariamente cambiare. Fino al 2005 quando il presidente Fitto ha deciso di unire la comunicazione e l'informazione in un unico settore mi sono dedicata ai progetti di finanziamento alle imprese e su come accedere ai finanziamenti europei. Oggi, nello specifico, mi occupo di Comunicazione ma non ho mai abbandonato quel settore "finanziamenti" oltre al settore del "Personale", perché comunque nelle pubbliche amministrazioni il personale va gestito. E quindi il primo valore aggiunto è quello di accompagnare l'attività amministrativa, che per rispetto delle scadenze ha già approvato il bilancio, seguendo le linee che la squadra ha delineato e procedere con le attività."
Signor Sindaco, la sua squadra è qui! Visto che aveva l’esigenza di garantire una coesione politica in una coalizione rinnovata e “molto” allargata rispetto a cinque anni fa, comunque ha avvertito la necessità di chiedere i curriculum agli esterni; se questi sono arrivati come sono stati presi in considerazione?
"In realtà la squadra non è qui, la squadra é fuori. Noi siamo solo una sintesi della squadra; anche quei curriculum, a proposito ringrazio quei 48 cittadini che hanno avuto il garbo di rispondere al nostro appello, sono già nel nostro mirino, perché per come è complesso lo sviluppo dell'idea di città complesso, possiamo essere veramente tutti funzionali, al di là di quello che può essere il ruolo: assessore, referente di qualche associazione , semplice volontario, componente della protezione civile. Possiamo fare tante cose e, aver avuto una ulteriore panoramica sulle competenze e le potenzialità del territorio, costituisce un vantaggio. La volta scorsa un assessore è stato individuato dai curriculum, questa volta invece non c'è stata la necessità perché abbiamo trovato, grazie ad una squadra più larga, più opportunità. A questo punto direi che il lavoro è appena iniziato e non vorrei restringere il concetto di squadra a tutto quello che esiste all'interno del Palazzo, e che invece dobbiamo diventare squadra fuori dal Palazzo."
Assessore Sollecito dal primo ottobre c'è il rischio che Giovinazzo possa perdere la propria postazione sanitaria, il punto di pronto soccorso 24/24. La città sta avvertendo in maniera abbastanza stressante questa prossima realtà...
"Questa domanda è frutto di un equivoco a monte, nel senso che i Servizi Sociali operano all'interno dell'interazione socio - sanitaria attraverso l'attività che svolgiamo costantemente al Comune, per quel che riguarda l'inserimento di strutture e i piani di assistenza individuali. La sanità invece, intesa come servizio sul territorio, è una competenza che, pur ricadendo direttamente sui sindaci come massima autorità locale, non ci consente un potere di intervento; tra l'altro siamo ancora in una fase di rientro come politica sanitaria regionale. In realtà i sindaci sono chiamati due volte l'anno per esprimersi sull'efficienza e sull'andamento del Direttore Sanitario; questo è l'unico margine di manovra che ha il Primo Cittadino. Fatta questa premessa mi preme dire che il problema estivo, come ha scritto il direttore della nostra ASL, é legato ad una assenza di figure mediche; la ASL ha bandito un concorso in tempi non sospetti ma in realtà, a fronte del numero dei medici che serve per mantenere in vita i punti di primo intervento della provincia, se ne è presentato meno di un terzo al concorso. Il fatto che siamo passati da 24 a 12 ore non è per un problema economico, o di mancanza di coperture, quindi, ma per assenza di figure la ASL ha dovuto effettuare tagli sui punti di primo intervento. Dopo di che, piuttosto che agire con la sterile protesta, sapendo che i margini di manovra sono strettissimi e considerando che si chiuderanno ospedali che sono stati punti di riferimento storici, noi ci siamo posti in un'ottica propositiva, anche se il progetto su cui stiamo lavorando è stato un po "snobbato" non solo dall'opposizione???? ma anche dall'opposizione extraconsiliare. In realtà il progetto guarda lontano: avere una "cittadella" è il futuro della sanità come è stato delineato dal nuovo piano delle politiche della salute e, cioè, servizi territoriali finalizzati allo sgravio degli accessi ai presidi ospedalieri, che resteranno solo a disposizione delle urgenze più gravi. Delocalizzare i servizi significa far trovare strutture adeguate: tutti ci siamo recati al punto di primo intervento e lo abbiamo messo per iscritto nel 2012, anno del nostro insediamento, che il punto ha bisogno di urgenti ristrutturazione. Di lì, poi , è nata l'idea di ottimizzare le risorse e, piuttosto che ristrutturare per l'ennesima volta un ambiente non adeguato , se ne fa uno in linea con gli standard ma, soprattutto, in linea con il nuovo piano sulla salute della regione Puglia. Abbiamo iniziato sin dal 2012 studiando il Modulo Guida la così detta "cassetta degli attrezzi": è ovvio che il percorso è lungo e quando noi diciamo Cittadella della Salute tutti quanti indicano al miraggio, ma in realtà i passaggi sono stati tutti certificati; l'ufficio Finanziamenti Regione Puglia che finanzia l'opera ha dato già il suo ok per un importo di 5 milioni di euro,; l'ufficio tecnico della ASL valutata l'impossibilità di procedere internamente alla redazione di un progetto esecutivo, si sta attrezzando per affidare un incarico esterno; quindi l'operatività cammina. Pensiamo che il tutto non debba essere percepito come una promessa illusoria del sindaco, in quanto quello che abbiamo fatto è stato vagliato da ben tre assessori alla salute che si sono succeduti, dall'ufficio regionale dei finanziamenti e da ben 4 direttori sanitari. Soffriamo come tutti i comuni limitrofi questa situazione ma, nel contempo, abbiamo una soluzione che potrebbe diventare per Giovinazzo di qui a due anni una soluzione a cui, forse, sarà l'ASL stessa a indirizzare servizi maggiori per depotenziare l'accesso agli ospedali e una struttura nuova per Giovinazzo possa essere di gradimento per i cittadini." Sindaco: "vorrei dare un ulteriore dato che il cittadino potrà comprendere: ai sensi del D.M 70 il nostro punto di primo intervento doveva essere chiuso completamente perché noi eroghiamo completamente 4,17 prestazioni al giorno: immaginate, mettendosi dalla parte di chi amministra la sanità, cosa significa tenere in piedi quella "cattedrale" con 4,17 prestazioni al giorno. Dico questo perché molto probabilmente i cittadini sono molto più avanti di noi e che riescono a percepire i cambiamenti orientando le loro esigenze in maniera più strutturata e coerente con quella che è l'offerta sul territorio."
Assessore Stallone nella riconferma dei sui incarichi precedenti c'e l'aggiunta della promozione del centro storico, tassello importante e delicato; per lei sarà un impegno abbastanza gravoso considerando che il nostro centro storico è abbastanza degradato. Come pensa di recuperare un territorio perso?
"Gravoso non lo ritengo affatto, per quanto riguarda i tempi non pensiamo di risolverlo nel giro di pochi mesi, io non vedo tra l'altro questo grosso problema del centro storico nel senso che c'è da lavorare, da sistemare un po' le cose, ma così gravoso non lo vedo proprio. Inizieremo subito con una programmazione di lavori, e conto che nel primo anno un'idea di programma che riguarderà miglioramenti sotto le basole già c'è. Infatti il sindaco ha più volte parlato di un progetto che ha già presentato e di un finanziamento che ci aspettiamo; da quel momento un poi ritengo che i lavori possano iniziare e il miglioramento sotto quell'aspetto in un giro di un paio d'anni lo avremo, e questo dal punto di vista urbanistico. Per il resto abbiamo delle nuove idee, specie per quello che riguarda le attività commerciali, ed a quello che potrebbe essere un Regolamento del Centro Storico. Dunque c'è da lavorare ma così degradato il nostro Centro Storico non lo vedo, sinceramente questo degrado nel nostro Centro Storico, forse è la prima volta che lo sento..."
Assessore, io sto parlando di un evidente degrado strutturale, un degrado che può non essere imputato esclusivamente all'Amministrazione Depalma, ma l'evidenza è nel cattivo uso che in primis si fa della stessa viabilità, il dannoso transito di pesanti mezzi per il carico e scarico di merce su un basolato che nasce per il passaggio dei carri trainati da animali...
"Sotto questo aspetto sono d'accordo. Voglio ricordare comunque che quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione da brividi: autorizzazioni pari a 700 pass rilasciati a chiunque. In un primo momento siamo stati attaccati dai residenti che non condividevano di rivedere quello che era il transito dei mezzi privati. Noi siamo passati dalle 700 a 172 autorizzazioni attualmente; questo è servito a tanto e con l'utilizzo delle telecamere abbiamo ridotto letteralmente la circolazione. È chiaro che io vedrei con la soluzione di un prossimo parcheggio, la possibilità di chiudere definitivamente il Centro Storico alle auto e renderlo pedonale. Questo sarebbe, secondo me, il fiore all'occhiello del nostro Centro Storico; ma per arrivare a ciò, chiaramente, ci sono altri passaggi che ci stiamo accingendo a fare, nell'individuazione, come abbiamo già fatto, di un parcheggio che possa dare la possibilità al residente di non entrare con l'auto. Questo è molto importante perché quando parliamo di turismo, il tutto parte da due obiettivi primari: centro storico e porto, obiettivi su cui inizieremo subito a lavorare."
Assessore Depalo, il decoro non sempre dipende solo da una buona amministrazione, ma passa attraverso l'inciviltà del singolo cittadino. Come possiamo debellare l'indecoroso aspetto che Giovinazzo presenta in tutte quelle aree, penso a Cola Olidda, divenute discariche a cielo aperto?
"È un tema molto delicato quello del decoro e sicuramente impattante per ciò che riguarda l'immagine di una città. Proprio in riferimento a quello che richiamava lei direttore, tra le prime mie iniziative del "nuovo" mandato, ho verificato le situazioni di criticità presenti nell'agro giovinazzese. A tal proposito, in condivisione con l'assessore Stallone e con il Comandante della PPMM, ho chiesto un report mensile che potesse rendere edotti anche i cittadini delle iniziative/sanzioni che vengono comminate in riferimento alle trasgressioni per quanto riguarda il relative al deposito dei rifiuti fuori dei luoghi preposti. Questo perché l'unica possibilità oggettiva che abbiamo di debellare il fenomeno è la repressione e l'elevare quella che è la percezione della bellezza dell'ambiente e della sua preservazione: far crescere, quindi, fra i cittadini carenti di senso civico il concetto che tutto ciò che si può ritenere una "furbizia" in realtà può avere delle grosse ripercussioni sul tessuto socio-economico della città, città che in qualche maniera vive quotidianamente. Per quanto riguarda il fenomeno della repressione, purtroppo, non vuole essere una scusante ma è un dato oggettivo, la nostra città ha una grave carenza di uomini in grado di presidiare un territorio molto vasto e, tra l'altro insito di tante criticità che molte città non hanno: la presenza delle spiagge molto lunghe, se pensiamo che vanno dal Lido Lucciola al ristorante La Perla. E presidiare un'area così vasta non è assolutamente semplice, soprattutto se poi ci mettiamo la mancanza di senso civico tra i fruitori di Giovinazzo. Cercheremo con il tempo di utilizzare gli strumenti tecnologici che vengono forniti ma che a volte possono violare il rispetto della privacy: le così dette foto trappole, che sono sicuramente un deterrente oltre che un elemento utile per la repressione di determinati fenomeni, non possono essere utilizzate nelle aree urbane perché vanno a violare le regole della privacy. Possono essere utilizzare in aree periferiche, ma anche in questo caso hanno tutta una serie di limitazioni. Quindi l'operatività dell'Ente comunale è limitata, ma questo deve fare da pungolo per migliorare lì dove la macchina amministrativa non ha molti margini. Speriamo che l'amore dei cittadini per la propria città cresca e questo possa abbattere i numeri di questi fenomeni oggettivamente deprecabili. Gli indici della raccolta differenziata, tuttavia, ci forniscono un dato lusinghiero: dal 12%, che era una il dato che Giovinazzo poteva riportare, a quasi un 80%, significa che 80 cittadini su 100 seguono le regole e sono attenti nel rispetto delle regole per preservare l'ambiente. Quel 20%, più che essere punito, va ghettizzato dal cittadino affinché possa adeguarsi a poco a poco. Noi abbiamo il mal costume di adeguarci alle regole quando siamo fuori dal nostro territorio comunale e, non si capisce perché, quando "torniamo a “ casa" dimentichiamo quello che è lo stato di diritto e inventiamo lo stato nello stato. Abbiamo la speranza che questo aspetto si possa affievolire fisiologicamente, anche se non abbassiamo la guardia e lì dove ci vorrà saremo severi."
Assessore Sala, qualcuno ha dichiarato che di cultura non si vive. Noi come Redazione di "incittàgiovinazzo.it", invece, siamo convinti del contrario, pronti a scommetterci come facciamo con una serie di iniziative, non per ultima la rassegna ultradeccennale "Tra note e versi" appuntamento fisso del 10 agosto in piazza Benedettine. Sotto questa luce, come pensiamo di rispondere, appunto a chi invece sostiene il contrario?
La cultura è bellezza e la bellezza rende migliore la nostra vita; è vero che non si vive di cultura ma la cultura ci aiuta comunque a vivere meglio. Noi, l'abbiamo già detto, abbiamo un occhio particolare rivolto alla cultura e siamo sempre molto attenti anche a quelle piccole realtà, per portarle in vista, anche a chi magari alla cultura si avvicina distrattamente, oppure non la considera affatto. Poi, può essere una poesia, una canzone, un quadro, uno scritto che colpisce il cuore direttamente di una persona che non è avvezzo alla cultura, e magari questi a poco a poco si avvicina e porta altre persone. Basta poco per avvicinarsi alla cultura, non occorre essere dei grandi sapienti per fare cultura; anche la persona più umile può apprezzarla perché parla al cuore. Quindi ritengo che tutte le iniziative del nostro paese, ma anche al di fuori del nostro paese, chiunque voglia proporre un progetto, anche piccolo ma che comunque solletica la nostra mente, il nostro spirito, è ben visto e, sicuramente, sarà preso in considerazione, proprio per poter dare spazio a chiunque: la cultura è comunque un linguaggio universale."
Assessore Discioscia, un aspetto difficile da gestire è quello del "Personale"; ultimamente si stanno adottando provvedimenti in capo a soggetti funzionari, anche con spostamenti presso altri Enti. Come pensa di entrare a far parte di questa macchina e gestirla con tutta la delicatezza che richiede?
Intanto ci sono le norme che regolano qualsiasi tipo di vita amministrativa del personale: c'è il Codice Civile, c'è la punta di diritto e tutto va puntualmente verificato sulla base dei contratti ecc. Poi ci sono i Dirigenti preposti e tutta una situazione a scalare che va a tutela del lavoratore. Giovinazzo come tutti gli Enti locali sconta, purtroppo, una serie di situazioni poco felici, di un personale che oserei definire "anziano", perché è dagli anni ottanta che le assunzioni vengono centellinate, oppure ci sono inserimenti, tipo LSU, che sono venuti da altre leggi dello Stato. Certo è una situazione abbastanza critica dovendo far ricorso alla mobilità perché ci sono i vincoli che impediscono assunzioni. Quello che riguarda la situazione del Comune di Giovinazzo, le cui vicende io conosco solo dal punto di vista giornalistico, pur dovendo ancora entrare nel dettaglio in maniera ancora specifica, ritengo che non sia né più e né meno diversa di quella degli altri Enti. Perché, se da un lato ci sono delle aspettative che vengono disattese, come il rinnovo del contratto che non avviene da dieci anni, dall'altra parte ci sono situazioni che vanno valutate, e come dicevo prima, tenendo conto di una serie di normative che vanno a tutela degli uni e degli altri."
Concludiamo il nostro colloquio con una domanda di carattere politico che rivolgo al sindaco: che rapporto c'è con il PD, che rapporto c'è con il Presidente Emiliano?
"Facciamo ordine, sono due cose completamente diverse. Nella vita, almeno per quella che è la mia visione delle cose, ho sempre privilegiato il valore delle persone, e penso che le persone perbene ci sono in qualsiasi partito e in qualsiasi area ideologica. Dopo di che ogni Organizzazione decide di farsi rappresentare dai propri referenti. Io ho sempre detto una cosa molto chiara: ritengo che con il PD attuale, non con la base, ho sempre avuto grande rispetto di quel PD inteso come forma di associazionismo e di volontariato. Invidio quei volontari che vedi alla Festa dell'Unità, a preparare i panini, a fare i panzerotti, a montare gli stand, a stare sotto il caldo. È quello il PD che a me piace! Devo dire che c'è un PD che rispetto, che ho potuto conoscere fuori da Giovinazzo ed approfitto per esprimere la mia solidarietà umana all'Assessore Giannini alla luce delle vicissitudini di questi giorni. Lì ho trovato persone competenti e disponibili e, soprattutto, persone scevri da condizionamenti politici, ovvero, ti valutano per quello che è il valore della proposta che gli porti. Se sei portatore di un interesse comune, loro si sono sempre mostrati disponibili. E questo vale per l'Assessore ai LLPP della regione come pure per il sindaco Decaro che sta dimostrando di condividere l'esperienza di area metropolitana in una maniera molto aperta e coinvolgente. Per quanto riguarda Michele Emiliano la vicenda è un pochino diversa: Emiliano rappresenta per me, e io credo di rappresentare anche per lui, la sfera un po' più personale. Noi siamo legati da un rapporto di amicizia nato nel quartiere san Paolo di Bari dove, fine anni '90, mi sono approcciato all'interno delle scuole come volontario per progetti di socializzazione e sport; Michele era sindaco ed ha apprezzato questo mio slancio, spero, di generosità ad offrire qualcosa a quei ragazzi. Ecco, lì è nata una amicizia solida che non è mai cambiata e mai cambierà ed a me fa molto piacere che il Presidente più volte, in alcuni consessi politici, abbia sempre spiegato che il rapporto col sindaco di Giovinazzo ha il profilo Istituzionale per quello che è giusto che sia. Lui è Presidente della Regione ed è Sindaco di tutti i Comuni della sua Regione e cerca di essere di supporto là dove ritiene opportuno farlo e cerca di essere molto chiaro, quando non crede che una opportunità debba essere colta. La mia esperienza finirà in politica, e non so come quella di Emiliano quanto durerà, ma noi rimarremo sempre due amici che tutte le volte che ci vedremo ci stimeremo come abbiamo fatto in tutti questi anni. Se tutto questo può avere qualche vantaggio a favore della nostra città, credo che non dispiace, perché i rapporti umani migliorano altri tipi di confronti: penso che nel campo delle Istituzioni avere sintonia e rispetto possa essere un valore aggiunto.
La Redazione inCittàgiovinazzo.it ringrazia il Sindaco e tutti gli Assessori, nella convinzione di aver offerto a lettrici e lettori un ulteriore tassello per la più puntuale comprensione dei fatti che riguardano il nostro paese.
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