Una domanda per ciascuno non fa male a nessuno!
In attesa dell'appuntamento dei cittadini alle urne, fissato per l'11 giugno, continuiamo la nostra attività di comunicazione.
A seguito delle numerose sollecitazioni da parte dei nostri lettori, che lamentano le sostanziali differenze di spazi elettorali che gli strumenti di comunicazione sociale stanno dedicando ai concorrenti candidati, favorendo qualcuno a discapito di altri, la Redazione ha programmato questo ulteriore lavoro con i Daniele de GENNARO, Tommaso DEPALMA, Antonio GALIZIA, Antonello NATALICCHIO.
Pertanto, il programma elettorale di inCitta.it si implementa di un contatto aperto con tutti i Candidati per offrire loro uno spazio nel quale interloquire con i cittadini, dunque, con gli elettori.
Per noi della Redazione un ulteriore impegno nei confronti delle nostre lettrici, dei nostri lettori.
Buona lettura a tutti.
Sig. GALIZIA, siamo nel bel mezzo di questa infuocata Campagna elettorale, mancano due settimane al gran giorno dell'11 giugno, in cui i cittadini di Giovinazzo si recheranno alle urne per esprimere la loro preferenze. Personalmente come sta vivendo questa campagna elettorale, la trova proficua per le sue aspettative?
Con certezza posso affermare che il lavoro che la mia coalizione sta producendo é proficuo e certamente ci darà degli ottimi risultati. Abbiamo un programma interessantissimo e soprattutto sappiamo come dovremmo amministrare in caso di vittoria. La Campagna elettorale che stiamo vivendo è viziata e sta scendendo di tono, abbassandosi moltissimo di livello. Non è più una campagna elettorale fatta di programmi, di idee, confronti genuini, ma prevalentemente nel denigrare e offendere gli avversari, motivazione che ci ha indotto a non partecipare più a confronti con gli altri Candidati e, in particolar modo con Tommaso DEPALMA. Infatti, proprio il sindaco uscente ha spostato il confronto sulle ingiurie e sulle minacce: non si può parlare di un altro candidato sindaco citandolo come celebro-leso, definendomi pazzo. Ha detto che Galizia può andare a fare il sindaco di Faeto. Ma chi vorrebbe offendere? Non certo me che andrei con piacere a fare il sindaco a Faeto. Allora vuol dire che ha nell'animo un vissuto che lo induce ad essere fondamentalmente razzista. Per lui se un soggetto é disabile oppure fa uso di psicofarmaci è da sopprimere? Ora capisco perché ha fatto quella scalinata senza pensare ai disabili, perché ci sono molti marciapiedi ostruiti senza che ci sia la possibilità per i disabili di potersi muovere agevolmente. Quindi per Depalma chi non è scaltro, chi non è furbo e non riesce a muoversi in una determinata maniera, allora non ha diritto di vivere.
Veniamo al lavoro che la sua coalizione sta facendo in questa campagna elettorale. Quale argomento avrebbe voluto approfondire in modo da convincere l'elettorato a scegliere GALIZIA candidato sindaco?
Il primo argomento che noi stiamo trattando è quello relativo ai costi della politica, per far si che noi futuri Amministratori dobbiamo pensare soprattutto alle fasce più deboli. Il nostro primo atto sarà quello di ridurre del 50% le nostre indennità. Ma non basta; noi dobbiamo portare a Giovinazzo sviluppo e crescita, quindi lavoro e occupazione. Perché il lavoro bisogna inventarlo e noi siamo convinti che ci sono tante nuove iniziative che possono favorirlo. Noi abbiamo un mare meraviglioso che possiamo sfruttare programmando, per i turisti, gite in mare con un servizio ben organizzato. In questo modo potremmo dare ai nostri ragazzi la possibilità di lavoro, dalle guide turistiche per la visita del centro storico, al dolmen ristrutturato grazie alla Soprintendenza e non al Comune di Giovinazzo. Abbiamo nostre potenzialità che vanno sfruttate per generare lavoro. Abbiamo la possibilità di dare in fitto terreni ai giovani, di sfruttare la ex-ferriera riqualificandola, tante iniziative, insomma, per dare sviluppo e lavoro a questo paese.
Sig. GALIZIA, torniamo un attimo alla campagna elettorale e ai suoi forti toni: quale risentimento vorrebbe esprimere singolarmente ai suoi avversari politici?
Sinceramente, a due candidati in particolare ho ben poco, quasi nulla da rimproverare. Daniele de GENNARO sta facendo una Campagna elettorale di "rivoluzione gentile" come dice lui, e a me questa cosa piace, dunque non ho proprio nulla da eccepire. Per quanto riguarda Antonello NATALICCHIO, posso dire che sta facendo una Campagna molto equilibrata. Lui conosce i suoi limiti avendo governato per dieci anni, quindi non può venirci a raccontare quello che farà perché quello che ha già fatto è sotto gli occhi di tutti. Poi abbiamo quello che i miei hanno definito la "Vanna Marchi" di Giovinazzo. I miei ragazzi mi hanno spiegato che Vanna Marchi nelle sue trasmissioni televisive ha venduto di tutto, però alla fine si è scoperto che era una truffatrice. Noi sosteniamo che questo sindaco è allo stesso livello di Vanna Marchi. Ho un aneddoto da raccontare: c'è un ragazzo candidato in una lista della mia coalizione che è stato chiamato da un ditta su indicazioni di questa Amministrazione ed assunto per un mese. Secondo me questo è voto di scambio! Stiamo di fronte a comportamenti mafiosi: la mafia compra o ammazza, ed in questo caso hanno comprato. A riguardo vorrei aggiungere che diversi candidati delle mie liste sono stati avvicinati per offerte di lavoro, non al momento ma dopo. Questo significa che abbiamo toccato il fondo così basso della politica che pur di vincere sono disposti a tutto. Vediamo come è composta l'attuale coalizione di Tommaso DEPALMA: ha riesumato i vecchi dinosauri, mercenari, faccendieri, affaristi e, soprattutto, i vecchi politici, li ha messi tutti insieme e crede di vincere con questo tipo di coalizione. Per non parlare poi di tutta la pubblicità che possono permettersi, rispetto a noi che stiamo facendo Campagna elettorale a mani nude. Noi non abbiamo interessi specifici e se dovessimo vincere andremo ad amministrare in maniera onestà e pulita e forse qualcuno scoprirà che esiste veramente la politica pulita e disinteressata, quella in cui ci si può pure rimettere perché si vuol bene alla città in cui si vive.
Non andiamo per fare affari. E questo non può che essere una garanzia per Giovinazzo.
Signor de GENNARO, in merito alla campagna elettorale così infuocata, lei la sta trovando proficua per quello che è la sua attività politica?
La mia considerazione per questa vicenda deve essere chiara perché la mia Campagna elettorale non ha paragoni nella realtà cittadina di questi ultimi anni, perché è partita, sì, il nove di Ottobre 2016 con la presentazione al pubblico della mia coalizione, ma aveva un programma in fase di costruzione già da parecchi mesi prima. In questi otto mesi io ho vissuto momenti bellissimi, momenti di incontro; abbiamo deciso di fare anche un programma che fosse tra la gente, emendabile dalla gente, che fosse integrato dalla gente, attraverso la presentazione delle linee guida. Più momenti dedicati all’esplicazione, all’ascolto dei bisogni in attesa di possibili risposte, seguito dal documento unico programmatico degli stati generali del programma e conclusasi con la festa del programma. Abbiamo fatto delle scelte simboliche, come quella di portare il dibattito politico al di fuori del nostro ambito: nelle attività commerciali, nelle associazioni, ecc.; luoghi non propriamente deputati alla politica, al solo scopo di far diventare più diffuso il concetto di buona politica. D’altro canto, però, in questi ultimi giorni con la frenesia dell’avvicinarsi la data del voto, si assiste a una seconda fase, quella del dibattito nelle pubbliche piazze, nei quartieri, inquinato da effetti verbali che io trovo inaccettabili perché non riesco a concepire che nelle Campagne elettorali, qualcuno anziché dare il meglio di sé, si comporta in maniera diametralmente opposta. Questo accade sia in maniera comportamentale che verbale e sinceramente, tutto ciò mi turba un po’ di più in questi ultimi giorni, anche se sto cercando sempre di mantenere questo profilo alto di sobrietà e di dignità istituzionale, al solo fatto di essere Candidato sindaco, cercando di mantenere sempre il massimo rispetto per gli avversari anche quando, questi, nei miei confronti non l’hanno.
Per quando riguarda l’attività di comunicazione del suo programma elettorale ai cittadini, troverebbe un punto che necessita di un approfondimento maggiore per essere più interessante nei confronti degli elettori, onde conquistare qualche voto in più?
Francamente sono felice per il punto in cui sono arrivato nella comunicazione del programma; e questo, grazie alla lungimiranza di essere sceso in campo prima degli altri e che mi ha permesso di far comprendere alla città : sia l’importanza di un metodo nella programmazione, che la fase di studio che l’ha preceduta. Certamente mi piacerebbe avere dei momenti in cui spiegare alla città cosa vuol dire rendere straordinario l’ordinario ed essere lungimirante, perché in questa dicotomia, apparentemente insanabile, si gioca tutta la partita programmatica; cioè tutto il cambio di passo di cui questa città ha bisogno: di una attività di ordinaria amministrazione che va dalla pulizia delle strade, alla raccolta dei rifiuti, ecc. e di una lungimiranza che ci possa portare a quella che io immagino essere la città delle opportunità.
Per ritornare un attimo alla campagna elettorale, se lei signor de GENNARO fosse di fronte agli altri tre Candidati concorrenti , potendosi esprimere singolarmente su ognuno di loro, cosa direbbe a questo punto?
Parto dall’attuale SINDACO a cui chiederei di non dividere ulteriormente la città, perché se c’è una cosa che rimprovero in questo quinquennio, e lo faccio al di fuori di singoli aspetti tematici, è quello di aver creato una città divisa, dove il sol fatto di muovere una critica, ha trasformato chi quella critica muoveva, non un soggetto che portava un elemento di costruzione di miglioramento al dibattiti cittadino, ma come un avversario da far tacere o in alcuni casi, anche da distruggere. Questo francamente è la cosa che mi è piaciuta meno e anche in questa Campagna elettorale si è perpetrata diverse volte.
Per quanto riguarda il prof. NATALICCHIO, capisco che lui debba difendere i suoi dieci anni di governo e anche lui, forse talvolta, eccede nella lotta contro l’attuale sindaco, privilegiando la fase della critica a quella della costruzione.
Per quel che concerne l’ex comandante GALIZIA, io lo inviterei a essere più presente anche nei dibattiti con gli altri Candidati perché, forse c’è una parte di elettorato cui il suo essere sanguigno, il parlare con il cuore potrebbe piacere e vorrebbe vedere anche quello; dunque, è necessaria anche la sua presenza in questi momenti di confronto.
Il clima della campagna elettorale, a due settimane dalla data fissata per il voto, è incandescente. Sig. NATALICCHIO questo clima così infuocato, ritiene sia proficuo per la sua propaganda elettorale?
In questa città, da 12 anni a questa parte, una squadra ha messo in piedi una propaganda fondata sulla calunnia, che ha prodotto un inquinamento dell'informazione sulla storia dell'Amministrazione del centro-sinistra a Giovinazzo dal 2002 al 2012. Questa stessa squadra ha poi instaurato un clima di repressione attraverso l'occupazione dei social e attraverso la costante aggressione di chi non la pensa come loro. Il livello del loro dibattito è bassissimo, la calunnia impera, domina l'incapacità di leggere le carte. E tutto questo fa agio sul poco tempo che le persone hanno per approfondire i temi amministrativi che invece sono temi delicati ed hanno bisogno di tempo. In una Campagna elettorale che si riduce a pochi giorni, in cui una parte continua a sparare ingiurie sulle vicende amministrative di 10 anni ed anche sui Protagonisti di quelle vicende amministrative, continua a dire menzogne e calunnie sulla storia individuale delle Persone che sono state coinvolte in quella Amministrazione, è chiaro che uno ha bisogno, dopo tanti anni di silenzio, dopo anni in cui nessuno é andato a guardare le carte, c'è bisogno di gridare per farsi sentire. Io penso che, purtroppo, dato il livello del Concorrente che siede sullo scranno si sindaco a Giovinazzo, sia difficile fare una Campagna elettorale diversa, perché quest'uomo non è in grado di fare una sintesi di quello che dice; basterebbe avere tempo per mettere in fila tutte le promesse che ha fatto, semplicemente in questa Campagna elettorale e poi verificare se hanno tenuto più di due giorni.
Pensate all'IVE: è partito con la bufala del casinò, senza evidentemente conoscere niente delle leggi che governano il gioco in Italia, e poi ieri se n'è venuto con "sede dell'INDIRE", quando lui non sa di quali organici è composto questo Istituto. Infine ha tirato su la storia che una società di import-export, non meglio specificata, che avrebbe trovato sede nell'Istituto Vittorio Emanuele. Tutto in due minuti, e in una replica rubata, secondo il suo stile, ha detto che gli altri non avevano idee. Allora, rispetto a questo modo di procedere, bisogna attrezzarsi dal punto di vista retorico per rispondere all'aggressione del nulla, in una Campagna fatta di slogan, di manifestazioni pagate con i soldi dei cittadini, di un costante imbroglio ai danni dei cittadini attraverso inaugurazioni di opere che non ci sono.
Parliamo sempre di Campagna elettorale con uno sguardo al suo programma: ritiene signor NATALICCHIO che ci sarebbe bisogno di approfondire meglio qualche punto in particolare nella comunicazione con i cittadini, magari per ottenere qualche consenso in più...
Vedo che anche questa volta si tenta di sfruttare la vicenda della "D1.1"; noto, però, che nessuno sa fare il riassunto delle conclusioni a cui venne Profeta nel 2011, e che io feci redigere in riassunto per chi fosse venuto dopo di me. E quindi si continua a sproloquiare sulla D1.1. Poi si dicono tante cose, abbastanza campate per aria, sulla programmazione urbanistica; si parla genericamente di fare il nuovo PUG, si parla genericamente di ridurre le volumetrie previste e non si tiene in alcun conto del fatto che lì dentro ci sono delle proprietà, ci sono dei diritti acquisiti, e che quindi non sarà per niente semplice costruire un percorso amministrativo, di quelli che invece vengono venduti durante la Campagna elettorale.
Quindi, così come si sta svolgendo, questa Campagna elettorale certamente non vi trova tutti daccordo: signor NATALICCHIO, posso chiederLe di esprimere un suo parere sui suoi tre Concorrenti avversari; singolarmente cosa direbbe loro?
Non mi sento di commentare le scelte... DEPALMA fa la Campagna di sempre: dice tutto e il contrario di tutto sotto forma di slogan, cambiando passo minuto dopo minuto, e ingiuria le persone. Poi si lamenta dei toni degli altri e nessuno riesce a far caso del fatto che, quand'anche io uso qualche parola forte, lo faccio sempre col sostegno di una delibera, o comunque di un documento amministrativo. Mentre le ingiurie, che ne so, sui concorsi, quelle sono ingiurie e basta. Per quanto riguarda, invece, Daniele de GENNARO, io penso che prima di tutto lui soffra di una cattiva lettura e di una sostanziale incomprensione dei fatti che sono accaduti nei dieci anni della nostra Amministrazione, e che tragga una serie di giudizi da questo. Poi penso, anche, che lì dentro si addensino una serie di pregiudizi rispetto all’agire politico di quelli che, alla fine, occupano un campo prossimo alle forze di progresso che Daniele de GENNARO voglia rappresentare. Dico forze di progresso perché quando nelle scaramucce è emerso che Daniele ha avuto momenti di simpatie “di destra”, qualcuno si è risentito. Allora se siamo nel campo progressista è bene che questa cosa venga detta; così come è bene che si abbandoni l’idea pre-politica secondo cui esiste una società civile indistinta portatrice di tutti i valori in contrapposizione di una politica che invece è solo “agire cattivo”.
Per GALIZIA, credo che abbia scelto una strada precisa, che è quella della denuncia dell’Amministrazione, che abbia scelto un campo preciso, che è quello del centro-destra, e che abbia stabilito un ordine di priorità, sia in relazione ai punti programmatici, sia in relazione alle opzioni politiche per l’amministrazione di questa città. Quindi lui riconosce che questa Amministrazione uscente sia il peggio che uno possa augurare ai Giovinazzesi per i prossimi cinque anni. A partire da questo giudizio, poi, fa la sua battaglia per rappresentare i valori, la cultura, gli interessi collettivi che legittimamente rappresenta.
Signor DEPALMA, la Campagna elettorale ha raggiunto toni infuocati, forse troppo. Questo livello di incandescenza negli animi, ritiene possa favorirla? Lei come la sta vivendo?
Io penso che l’incarognirsi della Campagna elettorale, là dove ci fosse, non favorisce nessuno ma sfavorisce la città, perché penso che i confronti, i comizi, i dibattiti faccia a faccia, devono servire principalmente a dare corretta informazione ai cittadini. Urlarsi addosso o utilizzare terminologie poco corrette e poco accettabili da parte di chi ascolta, credo, non serva a nessuno. Quindi dal mio punto di vista penso che non ci sia nessuno del Candidati che possa trarre uno specifico vantaggio da una Campagna elettorale dai toni accesi. Bisogna sforzarsi tutti di trovare un linguaggio e una metodologia di confronto che possa dare il risultato più importante che al cittadino alla fine interessa: il valore dell’offerta, la metodologia e la credibilità di quello che si va a proporre, perché, altrimenti, ogni confronto e qualunque iniziativa pubblica si svilisce perché viene a mancare nei suoi presupposti fondamentali.
Per quanto riguarda il suo programma elettorale, signor DEPALMA cosa vorrebbe poter meglio sviscerare tra i suoi obiettivi, per rendersi più “interessante” agli occhi dei cittadini?
Più che rendere interessante una proposta, secondo me, bisognerebbe mettere a fuoco una vicenda. Perché credo che i prossimi cinque anni debbano essere fondamentalmente orientati a continuare il rilancio e la crescita economica; questo, inevitabilmente, non può basarsi solo sullo sviluppo turistico inteso come attività ricettiva, delle ristorazioni e quant’altro. Ma lo sviluppo economico deve essere legato ad uno sviluppo coerente nel campo urbanistico. Il campo urbanistico ha un perimetro molto largo che è il PUG (Piano Urbanistico Generale) e poi all’interno di questo perimetro ha quattro questioni fondamentali: la rigenerazione, quindi riqualificazione coerente della C 2, in ossequio agli strumenti che la Regione e la legge mette a disposizione per quanto riguarda la rigenerazione di quegli spazi anche vicino a mare, la riqualificazione della ex Ferriera, cosa che noi abbiamo già cominciato sia con la Regione sia con i proprietari, che secondo noi deve essere un cambio di destinazione d’uso verso una zona mista che tenga dentro tante cose: una parte che sia una propagine degli interventi dell’ASI; ci sono 7,5 milioni da parte dell’ASI che in parte potrebbero essere utilizzati anche per implementare e bonificare alcune zone della Ferriera destinate ad artigianato, all’industria leggera 2.0, 4.0 e così via. Il resto della Ferriera andrebbe poi trasformato in zone di servizio, commerciali, uffici e residenziali nella giusta misura. All’interno di questa rigenerazione e riqualificazione urbanistica c’è anche la C3 che deve essere considerata una maglia a chiusura per le volumetrie eventualmente necessarie, in continuità con la C2 e la Ferriera. Dulcis in fundo la risistemazione della D1.1 che, dal nostro punto di vista, deve attendere prima la conclusione della vicenda processuale penale e, dopo di che, può avviarsi anche lì, attraverso un progetto di riqualificazione, ad una ridefinizione di quell’area cercando di dare il maggior sollievo possibile ai residenti.
Torniamo un attimo alla Campagna elettorale, con i suoi toni duri che ha assunto. Se avesse la possibilità di dire ai suoi tre Candidati concorrenti qualcosa in merito, come si esprimerebbe?
Innanzitutto non ho nulla da insegnare ai miei tre competitori. Ognuno ha la sua storia e porto rispetto, a prescindere da quello che qualcuno di loro dice del sottoscritto.
Però nello specifico al professor NATALICCHIO lo vorrei quanto più possibile portare alla sua figura che ha contraddistinto la sua storia personale e lavorativa. Per me lui rimane fondamentalmente un professore, un educatore e, quindi, di conseguenza, un preside. Mi auguro che lui possa tarare il suo linguaggio a questa figura, perché le Campagne elettorali, grazie a Dio, durano pochi mesi, mentre la propria professione, la propria storia durano per tutta la vita. Lo inviterei a moderare i toni e ad utilizzare una terminologia adeguata proprio in virtù di quello che è il suo background che comunque gli riconosco, di competenza, di conoscenza, di sapienza. A Daniele de GENNARO, lo inviterei a venire fuori con il programma, perché finora abbiamo visto solo i titoli e non abbiamo visto i contenuti. Perché tornando alla prima domanda, credo che i cittadini vogliono capire qual è il contenuto di ognuno di noi e qual è la proposta. Per quanto riguarda Antonio GALIZIA, gli vorrei dire che non si può vivere di rancori per tutta la vita, che una Campagna elettorale di cinque anni fa ha dato dei risultati; che il campo alla fine esprime un verdetto che bisogna sempre saper accettare e che vivere con rancore non aiuti né lui, né le persone che in lui hanno creduto; quindi lo inviterei prima di tutto a tornare ai tavoli di confronto e, soprattutto, ad approcciarsi al confronto con gli altri Candidati, chiunque essi siano, con spirito costruttivo, perché solo così si può fare il bene comune.
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