STUPORE E MERAVIGLIA DELL’ARTE PRESEPIALE

La professionalità e l’eccellenza artistica dei presepisti, dell’Aiap-Associazione Italiana Amici del Presepio, sede di Giovinazzo, merita la nostra attenzione. Con l’iniziativa “ Il presepio modello di accoglienza “ i creatori dei presepi, autentici artisti, hanno sbalordito e raccolto ottimi consensi da parte del pubblico dei visitatori e della stampa. L’iniziativa, che ha racchiuso in sè fede, arte, tradizione, fantasia e creatività, ha presentato la XII Edizione della Mostra dei presepi artistici e l’opera grandiosa per dimensioni e per significato “Natale al Dolmen… tra cultura e tradizione”, un impianto scenografico che affonda le radici nel nostro territorio, ne evidenzia e valorizza le tradizioni.

Le due Mostre sono state rispettivamente allestite nella sala Clessidra e nella sala Marano dell’Istituto Vittorio Emanuele di Giovinazzo grazie alla disponibilità del delegato Nicola de Matteo. Questo atteso appuntamento con l’arte presepiale è stato patrocinato dalla Città di Giovinazzo e dalla Città Metropolitana di Bari. L’iniziativa ha chiuso i battenti la sera del 6 Gennaio, festività dell’Epifania, ed osserverà un’apertura straordinaria, ultima occasione per visitarla, da non perdere, il 20 Gennaio, dalle ore 18.30 alle 21.00 in occasione della festa dei falò di S. Antonio Abate. Alla Mostra, tra gli eventi di rilievo del cartellone del Natale 2018 della nostra città, allestita nella sala Clessidra hanno partecipato esponendo il loro presepe artistico: Michele Marrano, Giovanni Minenna, Luigi Ribatti, Sergio Decandia, Anna Anaclerio, Giuseppe Lobasso, Angelo Sterlacci, Vincenzo Colamaria, Angelo Raco, Saverio Decandia, Pantaleo Centrone, Pasquale Nacci, Alberto Fiorentino, Giuseppe Piperis, Marco Di Santo, Gabriele Raco, Francesco Narracci, Francesco Farano, Angela Di Pilato, Filippo Carrieri, Natale Gatti, Giovanni Grasso, Nicola Di Terlizzi.

La collettiva di presepi artistici ci ha permesso di osservare gli stili espressivi e le tecniche più creative e originali: presepi in stile storico”La fuga in Egitto”; popolare e di stile napoletano; il diorama con lo sfondo e la prospettiva, nel rispetto della tradizione, come il presepe nella campana; qualche elemento di modernità, come la Natività realizzata con le costruzioni Lego; il presepe dentro la serratura di ferro, oppure in miniatura in un guscio di noce, o in una cozza della specie pinna nobilis, sotto una tenda o dentro una capanna di spugna. I materiali utilizzati per tutti i presepi hanno espresso a pieno il senso del riciclo abbinato all’utilizzo della creatività e sono così vari che si può solo restare incantati ad ammirare la loro trasformazione. Nelle mani dei presepisti ogni tipologia di materiale è stato tradotto in particolare della scenografia. La cura posta nei particolari: l’acqua che scorre, la cascata, le piramidi in lontananza, gli angeli, la scala, la paglia ”lì a dare il senso del calore”, le piccole pentole di rame, la frutta, la verdura, le palme, i lampioni, le botteghe delle arti e dei mestieri sono stati tutti singolari elementi su cui si è soffermata la nostra attenzione.

Nella dodicesima edizione della Mostra dei presepi artistici è stata collocata l’installazione presepiale, “Natale al Dolmen”, interamente realizzata a mano, con svariate tecniche manipolative e creative tra cui cartapesta per gli abiti, e terracotta per creare i personaggi. Per noi è autentica opera d’arte: la più bella sorpresa che i presepisti dell’Aiap di Giovinazzo potessero realizzare e dedicare alla nostra città. Si tratta di un villaggio realizzato in stile rupestre ambientato al Dolmen di San Silvestro in uno scenario ispirato agli inizi del ‘900, in scala da uno a dieci, in cui è stata dedicata molta attenzione alle arti e ai mestieri, giochi, lavori, usi, costumi, tradizioni della civiltà contadina del passato. Entrando nello specifico dei particolari osservati la nostra attenzione si è soffermata su: la raccolta delle olive, i bambini che giocano al girotondo, le due comari vicino al fuoco a chiacchierare, la signora incinta che va a lavare i panni allo “ strizzatoio”, i bambini che giocano con la corda, i due fabbri che lavorano il ferro, i carrettieri che trasportano botti di vino e sacchi di olive, la vendemmia, i due anziani che portano da mangiare agli animali nel recinto, i panni stesi, il calzolaio, l’orto, la signora che pigia l’uva con i piedi, il fruttivendolo, i due giovani innamorati che corrono nei campi, il gregge che va verso il Dolmen. Tra le particolarità due bambini con una candela in mano che per i presepisti Aiap sono gli angeli, il serpente quale simbolo del male, due tortorelle che stanno tubando a simboleggiare il bene; ci sono personaggi che rappresentano simpaticamente gli stessi presepisti che hanno lavorato alla realizzazione del Presepe. La riproduzione del Dolmen e tutte le caratteristiche costruzioni, in particolare il muretto a secco davvero bello, presenti nell’ambiente, rappresentano una cura e rispetto per la storicità dei luoghi lì rappresentati. Il nostro territorio, le sue origini, l’ambiente e le tradizioni di una volta sono state realizzate con una maestria ed una cura creativa in cui è stata collocata la Natività. In virtù dei corsi da loro svolti, i presepisti hanno pensato alla realizzazione di una scenografia costruita in gruppo che ha valorizzato le competenze mettendo particolare attenzione alle esperienze pregresse e alle nozioni acquisite durante i corsi, il tutto condiviso nel gruppo stesso. L’attività di realizzazione di questo gigantesco scenario è nato da una riunione svoltasi nel mese di Gennaio del 2018, dopo di che sono state progettate le dimensioni e con l’ausilio di foto scattate durante un sopralluogo al Dolmen è stata posta attenzione e cura a tutti gli elementi presenti in quel territorio, gli alberi di ulivo, il carrubo, i pini e la vigna, per esempio e alle proporzioni da osservare in scala da uno a dieci, per ogni metro sono stati calcolati dieci centimetri. Il gioco di luci, molto apprezzato, è stato creato da un dispositivo-centralina che ha riprodotto i suoni durante le varie fasi della giornata.

Per realizzare questa scenografia dalle macro-dimensioni hanno lavorato con dedizione, impegno e sacrificio: Gino Ribatti, Giuseppe Lobasso, Filippo Carrieri, Alberto Fiorentino, Angelo Sterlacci, Anna Anaclerio, Vincenzo Colamaria, Pantaleo Centrone. Si pone risalto all’indispensabile contributo fornito da Vincenzo Gagliardi e Nicola Pansini che hanno eseguito i lavori di pitturazione dell’intera opera.

L’iniziativa dell’Associazione Aiap è stata anche una buona e rilevante occasione per strizzare l’occhio alla beneficenza che l’Aiap quest’anno ha rivolto all’Associazione Onlus “Bimbintin” per la raccolta fondi atta all’acquisto di un lettino di rianimazione neonatale di ultima generazione.

Abbiamo sentito i presepisti dell’Aiap sede di Giovinazzo che hanno tratto un bilancio sull’iniziativa. ‹‹ Molta soddisfazione e apprezzamento sono stati esternati dai tantissimi forestieri che hanno visitato la mostra e che sono rimasti ammaliati dalla grande scenografia - ci fanno sapere i presepisti. Molti hanno chiesto spiegazioni sui materiali e tecniche usate e per noi è stato interessante condividere l’esperienza svolta. Il coinvolgimento delle scuole primarie è stato per noi motivo di soddisfazione. Bella è stata, infatti, la visita di alcune scolaresche che fortunatamente quest'anno si sono affacciate alle porte della Sala Clessidra. Erano classi delle Elementari: cinque classi della Scuola Papa Giovanni e Don Saverio Bavaro. Altrettanto piacevole quanto inaspettata è stata la visita degli operatori e utenti del centro Metropolis di Molfetta. Siamo rammaricati perché alcune iniziative del Programma di Natale potevano essere combinate alla visita e alla conoscenza della nostra Mostra. Per esempio il flash mob che si svolse in piazza la sera del 19 dicembre: si poteva indirizzare la gente a visitare la mostra, ma ciò non è avvenuto. O ancora, la visita al Dolmen del giorno 23 Dicembre poteva essere unita alla visita del Presepe ambientato al Dolmen in modo da scoprire la realtà e la fantasiosa creatività presepiale. Tutto è migliorabile! Ora che sta terminando questa esperienza più che positiva inizia a frullare nella nostra mente il pensiero: cosa possiamo realizzare per il prossimo anno? Si accettano consigli. Il nostro ultimo appello è rivolto a tutti quelli che vogliono avvicinarsi a questa passione: fatevi avanti, noi dell’Aiap vi aspettiamo alla Cittadella della Cultura per iniziare un percorso insieme. Si può scrivere al nostro indirizzo mail: presepi.giovinazzo@gmail.com oppure telefonare al numero 339-8426459».

Il numeroso pubblico dei visitatori ha apprezzato la creazione del “Natale al Dolmen” tanto che sul quaderno posto all’ingresso dell’esposizione sono stati scritti commenti e pensieri che racchiudono l’attenzione e l’ammirazione a loro provata. Ne riportiamo qualcuno che ci ha fatto piacere leggere…

Il presepe che rappresenta il Dolmen e tutte le attività agricole di Giovinazzo è un’opera d’arte. Andrebbe conservato in mostra permanente perché rappresenta la memoria delle attività agricole locali. Francesco e Cristina Fanelli

Il presepe al Dolmen è molto caratteristico. Bisogna trovare una sede dove esporlo per sempre, molto artistico, è un grande lavoro. Pina

Complimenti!! Soprattutto per il presepe del Dolmen: un vero simbolo di Giovinazzo! Sigismondo Gioacchino

Molti commenti riportano questo pensiero: Bravissimi! Vi siete superati.

Siamo d’accordo su questo anche noi che al contempo ci chiediamo quale sarà il futuro della splendida opera presepiale ” Natale al Dolmen”.Verrà distrutto? Verrà conservato? Dove? Speriamo di ricevere risposta quanto prima.

Nella galleria di foto è racchiusa la nostra visita all’iniziativa